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nessuna pretesa

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Quando ho mangiato bene
mi informo sul destino degli altri.
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(Alda Merini)

e per mangiare bene, mi informo sulle ricette degli altri.
Qui di seguito qualche foto, senza pretese, di prelibatezze cucinate seguendo i consigli di alcuni foodblogger amici, che amo (gli amici, dico, ma pure le prelibatezze cucinate seguendo ecc.)
e qualche ricetta personale
(prima o poi vi racconterò di quella volta che sentenziai "non farò MAI un dolce di mia sponte e in piena coscienza, il giorno in cui mi vedrete cucinare un dolce ricoveratemi!" e poi anche di quell'altra volta che cucinai il primo di una infinita fila di dolci, e nessuno mi ricoverò).


Cliccare sulle immagini per ingrandirle e sui link per aprire le pagine da cui ho tratto le ricette.
Le ricette personali non
sono agganciate ad alcuna pagina , ma se qualcuno volesse conoscerle sarò lieta di condividerle.

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Pasta di mandorla salentina


Preparazione di base con foto passo passo

 per saperne di più :
 http://www.quoquo.it/la-galleria-dei-beni-culturali/155-pasta-di-mandorla-con-faldacchiera
 http://www.fondazioneterradotranto.it/2012/09/07/il-segreto-della-preparazione-dellautentica-pasta-di-mandorla/









PASTA DI MANDORLA 

(nota: con le stesse dosi, si può realizzare la pasta di pistacchi sostituendo le mandorle con la stessa quantità di pistacchi di Bronte)




ingredienti:



- 500 g di mandorle spellate
- 400 g g di zucchero
- 150 g di acqua
- 3 mandorle amare (oppure qualche goccia di aroma naturale di mandorle)
- 1 bacca di vaniglia (non prevista nella ricetta originale)



 




Macinare le mandorle in un tritatutto con un paio di cucchiai di zucchero
















facendo attenzione che la farina che se ne ricava non sia troppo fina.












Preparare il giulebbe.

Versare lo zucchero rimanente, l'acqua e il baccello di vaniglia in una pentola e porre su fuoco dolce.
Cuocere una decina di minuti finché lo zucchero sia completamente sciolto e si sia formato uno sciroppo denso. 











Eliminare la vaniglia e versare la farina di mandorle,
















mescolando continuamente per evitare che la pasta si attacchi al fondo.
















Quando la pasta si stacca dalle pareti spegnere il fuoco















e far raffreddare completamente in un piatto.















Dopo circa un'ora lavorarla con le mani e utilizzarla oppure formare un panetto.













Avvolta nella pellicola alimentare si conserva in frigorifero per diversi giorni.

4 commenti:

  1. è vero, chi l'ha inventata ha inventato un capolavoro :))))
    ieri ho fatto il pesce di pasta di mandorla...mmmmmmmmm

    Grazie Giulia!!

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  2. Quanto mi piace il termine "giulebbe".
    Che poi ho scoperto che si usa anche per dire che una cosa è allegra!
    Ma d'altra parte tu infondi allegria ma oggi non so perché ancor di più!
    Evviva il giulebbe! :))))))))

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    Risposte
    1. E pure a me piace il giulebbe!!
      tuffiamoci nel giulebbe!!

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